La nuova squadra

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Atletica Franciacorta

Atletica Franciacorta


Il mio credo in queste parole

Il mio credo in queste parole


Il vero leone lo vedi solo fuori dal branco.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco ed i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza pers eguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire dai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualche cosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo maggiore del solo respirare. solamente l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendita felicità.

(P.Neruda)

RICORDATI DI OSARE, SEMPRE!!!!


lunedì 5 luglio 2010

Stairway to Night



Nessuna gara ha un nome cosi azzeccato, scalinata verso la notte…..
Quarta ed ultima tappa della Night on Bike, spettacolare circuito cittadino serale di mtb inventato di sana pianta dai ragazzi dell’Emporio Team 2, questa gara a Castiglione delle Siviere era tosta ma tanto però… almeno per me.
Scappata dal lavoro alle cinque di venerdì 2 luglio per riuscire ad arrivare in tempo, bike in macchina e via lungo la tangenziale cercando di passare dalla città prima del caos del fine settimana, arrivo a Castiglione dopo un lungo e tortuoso giro, seguo le frecce e parcheggio poco lontana dal ritrovo e mi accorgo che Zambo ha parcheggiato a cento metri da me e siamo praticamente arrivati assieme.
Verifica tessere, un occhiata al percorso ed alcuni passaggi mi fanno un po venire i brividi, pazienza, li farò con calma.
Raggiungiamo la piazza San Luigi da dove si parte e dove sentiamo la musica e la voce di Montagnoli, un giro in giro e mi fermo a salutare un po’ di gente, quel salotto pre gara che non ti fa scaldare i muscoli ma che ti fa star bene di testa; poi ho visto la salita la in fondo che dovrò fare in gara e mi ha fatto paura, come diavolo faccio a fare una scalinata in salita???
Inizia cosi presto la chiamata in griglia per categorie, sono veramente tante le ragazze stasera e mi fa piacere, un po’ di colore rosa non stà male in fondo tra un folto gruppo di bikers e ci si schiera pronti a partire a tutta…o quasi!
Cento metri, curva secca a sinistra e su per quella lunga salita fino alla scalinata che porta all’orologio del castello, gradini di ciotoli e pietra con a lato una stretta striscia di ciotoli senza gradini, pendenza del 26%, breve ma tanto intensa che pare non finire mai.
A piedi salgo i gradini, qualcuno dice “ perché non tagli di qua, tanto poi devi scendere..” ma non rispondo io, ci pensa un'altra persona che non conosco ma pare lui conosca me…” no lei no, lei le fa tutte e le finisce..”
In cima alla salita mi fermo a riprendere fiato un attimo, risalgo in sella e scendo per la velocissima discesa che porta a delle altre scalinate, in discesa stavolta; q7ualche volo spettacolare lo vedo fare ed allora scendo dalla bike e me le faccio a piedi, tranquilla come non mai.
La piazzetta con la fontana a cui girare attorno, la lunga discesa fino al parco e le scale di legno, bruttissime, saranno in moltissimi a farle a piedi.
Poi via, le stradine bianche del parco pubblico della città, il ponte di metallo ed in un attimo ti ritrovi nella piazza della partenza e via per un altro giro.
Mi hanno già doppiata ma so di dover finire la gara non prima del suono della campana da parte dei giudici per cui di nuovo su per quella scalinata che sembra guardare il cielo, la discesa e le scale fino alla piazza, sembra tutto al rallentatore, forse è il caldo oppure la sete ma continuo perché non si molla, mai.
Quando passo la linea dell’arrivo è sempre un emozione, anche da ultima o penultima che sia; è quanto mi circonda che mi piace, che mi da quello che , in fondo, cerco in questo mondo a due ruote.
Un cambio veloce alla macchina, una sommaria doccia rustica con le bottiglie di acqua minerale che tengo perennemente nel baule ed un passaggio al ristoro dove mi aspetta una montagna di frutta e tante chiacchiere con gli amici.
Le classifiche esposte dicono 12 donna al traguardo e 6° di categoria del circuito… mi sono lasciata scappare il quinto posto per soli 5 punticini, accidenti a me!!! Magari bastava pedalare solo un pochino in più per essere a premio. Pazienza andrà meglio la prossima volta.
Torno a casa dopo aver applaudito le amiche e gli amici a premio, sono stanca e domani comincia un'altra avventura, la nostra Rampigolem, non da ciclista però ma da organizzatore, coordinatore, addetto ai paletti, alle insegne, allo sbandieramento ed a tutto quello che servirà al momento.
Kathy Pitton

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