La nuova squadra

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Atletica Franciacorta

Atletica Franciacorta


Il mio credo in queste parole

Il mio credo in queste parole


Il vero leone lo vedi solo fuori dal branco.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco ed i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza pers eguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire dai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualche cosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo maggiore del solo respirare. solamente l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendita felicità.

(P.Neruda)

RICORDATI DI OSARE, SEMPRE!!!!


lunedì 17 ottobre 2011

Crono Titici Energy Bike


Ed eccola di nuovo la crono di Matteo.
L’ho fatta lo scorso anno perché ero curiosa non avendone mai fatta una e di sicuro non manco stavolta.
Al mattino in giro con un gruppo per la Franciacorta a visitar cantine, alle 11.25 li ho imbarcati sul battello per l’isola e da li di corsa fino a casa, un cambio repentino da lady in tacchi e tailleur a ciclista, bike in macchina e via verso Asola e la bassa.
Non so perché non sono partita in camper, forse perché pensavo fosse tardi e con la macchina sono molto più veloce ma una volta giunta la mi sono resa conto che avrei avuto tutto il tempo per arrivare, parcheggiare e sistemarmi.
Comunque sia, sono qua.
Lo scorso anno, non capendo bene il sistema delle iscrizioni, mi ero pre-iscritta , cosi facendo sono partita praticamente un ora e mezza dopo il primo… stavolta ho aspettato fino alla fine delle iscrizioni e la mia ora di partenza risulta essere le 15.22.00.
Ok, alle 16 sarò già al traguardo, cambio veloce e sarò a posto.
Come sempre è bello perdere tempo tra chiacchiere con le ragazze presenti ed i tanti amici con cui scambiar battute ed informazioni sulle prossime gare.
Anche il Gliso oggi è tra i presenti e non solo in veste di fotografo ma di biker e mi piace rivederlo in sella; i volantini della sua gara del 6 novembre prossimo sono su tavolo dei giudici. ….si perché quest’uomo qua una ne fa e tre le sta progettando e sinceramente gli auguro un pienone alla partenza del Cross di Cortefranca!
Dai che tocca a me.
Il giudice scandisce il tempo con le dita della mano, cinque secondi, quattro, tre, due, uno e via che si parte sul sentiero tracciato dietro il capannone della Titici, la fabbrica di biciclette di Matteo and Co.
Il campo appena dopo è una specie di gigantesco frullatore dove saltello qua e la, strada bianca poco dopo e campi ancora … via via si pedala.
17 km dicono i volantini, a me ne risulteranno 19 alla fine ma comunque, essendo a cronometro individuale, combatti solo contro il tempo e null’altro.
Quando sono li, da sola, mentre pedalo senza nessuno attorno, penso che questo sia uno sport individuale per forza, cronometro o no perché combatti contro il tuo tempo e non contro l’avversario.
Certo anche lui è li a correre con te o contro di te, uno arriva primo, altri in mezzo ed uno ultimo, ma il tempo scorre per tutti allo stesso modo, un secondo dopo l’atro, un minuto dopo l’altro e vedi il tuo tempo all’arrivo sullo schermo che lampeggia e non si discute col cronometro.
Corri da solo e non puoi accusare nessuno di averti ostacolato, tu stesso sei l’artefice della tua performance, nessuno ti aiuta.
Arrivo al cartello dell’ultimo chilometro e sembra passato cosi poco dalla partenza; passo il traguardo serena perché ho fatto quello che amo di più, pedalare, il vento seppur gelido mi ha accarezzata e mi è piaciuto, come sempre.
Il ristoro è un inno all’abbondanza, spiedini di carne, panini, torte e focacce, the caldo e bibite per tutti ma ho freddo ed è meglio andare a cambiarmi.
La mezz’ora successiva passa tra chiacchiere e saluti e stò andandomene verso la macchina quando mi chiamano e dicono di aspettare la premiazione.
Il volantino dice che premiano i primi tre mentre ne premieranno cinque per categoria per cui premio anche alla qui presente Old Lady, foto ricordo e sorrisi.
Mia figlia sorride ogni volta quando arrivo a casa, mi chiede se vado a fare la spesa o a fare una gara in bike…..di solito non rispondo ma sorrido a mia volta.
Ora una calda doccia laverà polvere e sudore, pulisco Valchiria prima di riporla in cantina ma le olio la catena perché domani sarà un'altra storia…..

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