Se cammono veloce veloce quasi corro e se quasi corro prima o poi correrò più velocemente e se correrò più velocemente riuscirò a mantenere la promessa fatta a Roger tanti anni fa.
Lui se ne è andato ma io sono ancora qua e quel traguardo con la bandiera Svizzera sulla schiena prima o poi lo passerò.
Ed allora quest’anno mi sono messa a fare un sacco di corsette serali, alcune competitive altre no, prima 4 poi 5 ora 7 km e piano piano ci arriverò…..
E stasera c’è la corri Leno e finito di pedalare tutto il giorno come un automa sotto un sole cocente, eccomi in versione scarpe da running e pantaloncini alla ricerca della Villa dive parte sta gara qua.
Iscrizione 3€ e pacco gara che in certe competizioni in bici ti sogni, pronti via per le strade tra i campi dove farò una bella battaglia con le zanzare che mi hanno tormentato tutta sera e con il sudore che cola facevano festa sui miei polpacciotti.
Non so ancora perché ma corro con la bottiglia di acqua in mano, la paso dalla destra alla sinistra quando inizia a pesare, credo sia una specie di feticcio non so ancora contro cosa fatto sta che la bevo tutta ed al ristoro, anziché buttarla, la riempio nuovamente e riparto. Credevo di metterci di più vista la serata torrida ma dopo 40 minuti ero al traguardo, soddisfatta della mia “prestazione” nonostante tutto.
Anguria per rinfrescarmi, gli yogurt di un agriturismo da portare a casa ed alle nove e mezza sono gia sotto la doccia ed in pigiama poco dopo, ripongo il mio libricino-gare che faccio vidimare ogni volta segnandomi sul calendario la prossima data. Ne vorrei correre almeno dieci entro ottobre, non sarà granchè come risultato ma alla mia età, senza aver mai corso a piedi e con il dolce peso da portarmi appresso vi assicuro che è una bella storia.
E giovedì si replica, a Ghedi stavolta.
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