La nuova squadra

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Atletica Franciacorta

Atletica Franciacorta


Il mio credo in queste parole

Il mio credo in queste parole


Il vero leone lo vedi solo fuori dal branco.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco ed i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza pers eguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire dai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualche cosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo maggiore del solo respirare. solamente l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendita felicità.

(P.Neruda)

RICORDATI DI OSARE, SEMPRE!!!!


sabato 23 luglio 2016

Spasesada dei Pondor

Mi piace il nume.... ed anche i pomodori, come faccio a non andare? per cui via dal lavoro, a casa a metter scarpette e maglia e via per la tangenziale fino a Fenili belasi, frazione di Capriano del Colle.
Parcheggio vicino alla chiesa e vado all'iscrizione, facce conosciute ed altre no... ma mi piace star qua in mezzop.
Vedo Angiolino che mi saluta e chiama per partire a piedi lungo la salita, sorrido al guardare la sua stazza da ex giocatore di rugby che fa a pugni con il suo nume.
Inizia la strada sterrata in salita e si arriva al Montenetto, si segue la ciclabile per un po con i ciclisti che sfrecciano qua e la, bello vedere un pezzo di campagna con cascine bellissime nascoste da piante secolari.
Anche se spesso viaggio in solitaria a volte fa piacere un poco di compagnia e, chiacchierando, i km sotto le scarpe si accumulano. Alla partenza ho visto parecchie maglie come la mia ma non ho intravisto Giorgio, compagno di squadra con cui spesso ho condiviso corsette e passeggiate serali; alla fine ci si sente via messaggi e ci siam mancati per pochissimo.
All'arrivo scopriamo che non hanno ancora preparato il ristoro, mi prendo una bottiglietta d'acqua al bar e poco dopo le fette d'anguria fresca messe sui tavoli dagli organizzatori.
Ritiro il mio pacco gara ( credo di non aver mai avuto cosi tanto vino a casa come da quando ho iniziato a fare le gare podistiche) e me ne vado alla macchina.... avevo gia detto tra me e me, quando ho parcheggiato, che se qualcuno avesse parcheggiato a sua volta male l'avrei vista brutta ad uscire e cosi è infatti.... un furgone messo di traverso nel parcheggio delle moto per di più che mi fa fare non ricordo più quante manovre... ne esco sudata fradicia, incavolata nera e col torcicollo.....
alle 21 sono praticamente sul divano di casa con del the freddo in mano....
Altra serata passata a far cio che più mi piace, cioè muovermi, ma essenzialmente a fare qualche cosa che mi fa star bene.
Alla prossima.

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