Rieccoci.
Senza aver fatto vasche su vasche, senza un filo di allenamento specifico, vedo il post, mando il fax dell'iscrizione e pago il dovuto... come va va!
Parto al mattino presto, arrivo a Moltrasio e faccio base logistica all'hotel Posta, praticamente a 20 metri dalla canottieri; mi danno pure un parcheggio in garage visto che parcheggiare qua + quasi impossibile visto le strade anguste ed il via vai continuo di turisti e residenti.
Mi piace un sacco questo posticino, ricorda il mio lago sebbene diverso.
i titolari del Posta sono gentilissimi, mi hanno messo a disposizione posto auto, stanza dove cambiarmi e fare una doccia dopo la traversata cosi non devo cambiarmi nel caos più assoluto della canottieri del dopo gara con altre 500 persone.
A pranzo mi fermo al loro ristorante dove mi gusto un piatto di pesce servito su di un letto di verdure e fette di pesche.... strabuono!
Guardare il lago mi rilassa, sembra di essere a casa.... e decido di prendere un battello ed andarmene verso Tavernola Comasca alla ricerca del mio vecchio Capo che ora lavora qua.
Alle 14 sono a bordo ed inizia un giro per il lago che durerà circa 35 minuti, nel frattempo mi abbronzo al sole seduta tra persone che parlano 5 lingue diverse!
Vedere ville spettacolari dal lago è sempre uno gran bel vedere e faccio qualche foto come ogni turista vero!
Arrivo a Tavernola e mi incammino verso la sede governativa della Navigazione; alla reception chiedo del mio vecchio capo e poco dopo siamo seduti ad un tavolo nel suo ufficio, a parlare del più e del meno; si parla di lavoro, di figli, di tante cose; abbiamo lavorato assieme per 11 anni, di casini ne abbiamo risolti tanti assieme.
Poco dopo andiamo a berci un caffè e, ciliegina sulla torta, mi porta a visitare il Concordia, la nave storica del lago di Como. Che spettacolo!
Salette con divani e poltrone in pelle, la sala superiore con tavoli e sedie bianche, le tende rosse, il legno che impreziosisce ogni angolo, le ruote esterne che "massaggiano" l'acqua durante i viaggi e la grossa apertura sula sala macchine dove puoi vedere i giganteschi ingranaggi in movimento.
Una bellezza in ogni senso.
La visita finisce poco dopo e sul battello al ritorno ripenso a tante cose, a come il lavoro sia cambiato con il nuovo direttore.....
Arrivo a Moltrasio e mi dirigo direttamente al ritiro numero di gara. Ho dimenticato a casa il foglio dell'iscrizione, spero non ci siano problemi ma fila tutto liscio anzi alla consegna della sacca con la boa la ragazza mi fa : " ma tu la fai tutti gli anni vero Kathy"?
fa piacere che qualcuno si ricordi di te.
me ne torno al Posta, mi rilasso un oretta, e, verso le sei, inizio a prepararmi. Fa caldo cosi decido di non mettere la muta ma solo il costume; infilo nella sacca che verrà lasciata al traguardo, un salviettone per quando arriverò, preparo le pinne e poco dopo mi presento alla canottieri. Ciabatte infratito che finiscono nella sacca assieme alla maglietta, in fila sul pontile e , come lo scorso anno, sono tra le prime a salire sui gommoni che portano ala scalinata di Torno.
Moltissimi preferiscono aspettare l'ultimo istante per imbarcarsi cosi aspettano meno ma io sto volentieri seduta sulla scalinata di pietra che entra direttamente nel lago e da dove viene data la partenza; vedo tutte le barche che portano i partecipanti,le centinaia di palloncini colorati attaccati alla boa col numero, il colore ed il vocio dei partecipanti... bello e rilassante! poi vedo gli "squali", quelli che son di la al traguardo mentre noi normali facciano tre bracciate, con tute da triathlon e mute in neoprene nere con i nomi delle squadre di appartenenza, praticamente quelli che la gara se la mangiano in un boccone.
Ed ecco il via!
In acqua piano piano, mi infilo le pinne ed il tuffo che all'attimo da un brivido e poi via, piano piano, al ritmo dettato dal cuore. Segui la lunga scia di palloncini che galleggiano sull'acqua, le canoe a far da cornice, le barche dei comaschi che ci accompagnano, i gommoni dei soccorritori e la stupenda presenza dei cani da salvataggio... che bello fare un pezzo di strada con loro.
il sole che scende dietro la montagna lascia sull'acqua una scia di colore arancione e qualche nuvola qua e la che non impensierisce nessuno cosi, poco alla volta, la riva si avvicina e la scaletta da salire, togliere le pinne e sembra passato un attimo mentre mi asciugo con la salvietta dopo aver recuperato la mia sacca..... ma anche se tutto sembra finito in un attimo, il sorriso sui volti di tutti indistintamente dice molto sulla serata; ci si diverte e tutto è meno che una gara ma la voglia di trovarsi e fare qualche cosa di speciale, particolare e diverso dal solito. in ciabatte e salviettone mi incammino verso il Posta tra decine di altre persone; una doccia veloce per lavar via l'odor di lago, il cambio d'abito ed attraverso la strada per arrivare alla festa del dopo traversata. C e un poco di coda alla cassa ed il solito furbetto che, con la scusa dell'amico in coda, vuole passarti davanti.... con me non attacca caro il mio furbetto, stai dietro pure tu ed aspetti come tutti gli altri. La birra fresca che scende in gola e mi rendo conto di aver sete, tanta sete... il panino con la salamella senza panino... han finito il pane per cui nel piatto la salamella con due fette di baguettes .... una tribulata per finir tutto senza slambrottarmi mani e maglia....
E poi devo ripartire.
La macchina da togliere dal parcheggio, l'impossibilità di rifare la strada dell'arrivo perché chiusa fino a mezzanotte e seguire, su indicazione della protezione civile, la vecchia costiera, risalire su per tornanti strettissimi la panoramica e finalmente immettermi nella tangenziale che mi porterà all'autostrada. Un ora e mezza di viaggio con all'orizzonte la notte schiarita daiu lampi furiosi di un temporale che incontrerò verso Bergamo, arrivare a casa quasi all'una di notte, due coccole al gatto ed andare a dormire, stanca si, molto stanca, ma con quel sorriso beota che mi farà star bene per una settimana.
Alla prossima ragazzi.
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