La nuova squadra

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Atletica Franciacorta

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Il mio credo in queste parole

Il mio credo in queste parole


Il vero leone lo vedi solo fuori dal branco.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco ed i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza pers eguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire dai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualche cosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo maggiore del solo respirare. solamente l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendita felicità.

(P.Neruda)

RICORDATI DI OSARE, SEMPRE!!!!


martedì 3 luglio 2018

Pedalata in compagnia


Sono passati 10 mesi dall'ultima pedalata.
E da allora non so piu quante volte sono stata da medici, esami, controllo, intervento, altri esami ed avanti cosi.
e dopo aver passato la giornata di giovedi in ospedale per l'ennesimo controllo decido di accettare l'invito di Elena e Paolo alla loro biciclettata tra amici organizzata dall'Avis di Coccaglio.
Portata Valchiria da Carlo per farla sistemare, (languiva in cantina da tanto, sgonfia e triste), speso una cifra......sob!!!! va beh si campa bene o male solo una volta, alle 6 e mezza di domenica mattina presente a Coccaglio sotto casa loro. In bici si arriva alla sede Avis, si indossa la maglia rossa d'ordinanza, si caricavo le bici su dei furgoni appositi e via autobus si arriva ad Orzinuovi da dove, davanti al castello, alle 8,30 si parte.
Percorso ufficialmente descritto come 34 km di pianura, alla fine saranno 40!
Dopo tanto tempo l'assetto in sella è "complicato", non ho più il cosiddetto callo e dopo un po iniziano i fastidi. Ma ciò che più mi renderà la giornata complicata sarà il caldo torrido ed il dolore sordo alla mano sinistra ed al braccio, reduci dall'ultimo intervento.
Gli ultimi km sono stati una pena, ma on ho mollato neppure un secondo, sebbene mi venisse quasi da piangere dal male.
Alla fine, dopo aver attraversato non so piu quanti centri della bassa, si arriva a Urago d'Oglio dove aspetta il ristoro e dove i furgoni ri accoglieranno le bici da riportare fino a Coccaglio.
Panino, acqua, un dolce e si torna sull'autobus. Le chiacchiere con Elena ( che ha bucato poco dopo la partenza ed è bella fresca e riposata), il guardarsi attorno ed il rendersi conto che mi mancava la bici, tanto. Come mi manca attaccare un numero e correre... cosa che, probabilmente, non riuscirò a fare ne prossimo futuro e, vista la veneranda eta che avanza, non credo farò più. Chissà, vediamo come va....

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