La nuova squadra

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Atletica Franciacorta

Atletica Franciacorta


Il mio credo in queste parole

Il mio credo in queste parole


Il vero leone lo vedi solo fuori dal branco.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco ed i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza pers eguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire dai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualche cosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo maggiore del solo respirare. solamente l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendita felicità.

(P.Neruda)

RICORDATI DI OSARE, SEMPRE!!!!


venerdì 6 luglio 2018

Soc.....corsa..... Mazzano

La conoscevo gia, fatta lo scorso anno, dopo c e festa e panino.
Parto a razzo, il lavorare a Lovere non aiuta se poi la sera presto devo andare verso la città, il traffico è micidiale e basta un camion davanti per metterci 45 minuti per arrivare a casa, mi cambio al volo e parto verso la città e la tangenziale.Il cielo in lontananza è scuro ma spero se ne stia buono, già il temporale di ieri è stato veramente forte.
La tangenziale è intasata come sempre all'ora di punta dell'uscita dal lavoro, ci metto quasi 45 minuti per arrivare a Mazzano; nel frattempo chiamo Ornella, amica di Montichiari, chiedendole se mi raggiunge ma non può per cui, in solitaria come al solito, arrivo e parcheggio nel campo adibito in tal senso.
Cavolo ho dimenticato l'anti zanzare!!!!
Mi mangiano letteralmente, mi punge qualunque cosa, moschini compresi... cavolo che nervi.
I 10 minuti che passo in fila all'iscrizione, lenta lenta, sento le gambe pizzicare per i morsi di sto maledette creaturine che se l'evoluzione non faceva riprodurre era decisamente meglio!
Numero appiccicato alla maglia non d'ordinanza stasera (sob era a lavare), vedo altri orange all'iscrizione mentre mi avvicino alla macchina. Mi lego il braccialetto al polso ( un pezzo di fettuccia che indica che avrò diritto a pane salamina e bibita a fine gara), e mi avvio...
Si mi avvio, 10 minuti prima dello start ufficiale... perché?
perché il cielo è talmente nero che tra un po vien giù un mezzo uragano.
Il vento aumenta portandosi via i moschini e le zanzare (evvivaaaa), diventa sempre più buio...
Quando passa il ciclista che indica l'avanguardia dei partecipanti mi metto in parte, vedo passare anche Omar e Barbara ( il Pres e la first lady), altri dell'Atletica Franciacorta e mi accodo cercando di camminare il piu velocemente possibile pur zoppicando un po. Spero che sto maledetto tendine d'Achille si metta a posto, sinceramente non ho voglia di finire nuovamente sul tavolo operatorio.
E passo dopo passo arrivo, percorso corto, mi presento a prendere il mio panino, credo di essere una delle prime a ritirarlo, mi siedo e ceno.
Arrivano i primi ed io mi avvio alla macchina, con un vento tanto forte da far volare i rami delle piante li attorno. E sulla tangenziale, tra folate che spostano le macchine e gocce di pioggia che cadono come macigni, me ne torno a casa.
Una doccia lava via sudore e lenisce i morsi degli insetti, due coccole al mio bellissimo pelosone che miagola felice e me ne vado a dormire.
Come sempre, anche se a modo mio e lentamente, molto lentamente ultimamente, arrivo al traguardo e sto bene. Quello sta bene dentro che mi fa essere serena per giorni dopo, al lavoro ed a casa...
Ma gia penso a domani sera, vicino a casa stavolta..... un giro tra i vigneti della mia bellissima Franciacorta. Ma quella è un altra storia.


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