La nuova squadra

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Atletica Franciacorta

Atletica Franciacorta


Il mio credo in queste parole

Il mio credo in queste parole


Il vero leone lo vedi solo fuori dal branco.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco ed i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza pers eguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire dai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualche cosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo maggiore del solo respirare. solamente l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendita felicità.

(P.Neruda)

RICORDATI DI OSARE, SEMPRE!!!!


martedì 5 luglio 2011

Xc Castiglione delle Stiviere

Ultima prova del circuito Night on bike 2011, ultimo venerdi sera di corsa dal lavoro a casa, cambio praticamente sulle scale, bike in macchina e via verso Castiglione. La conosco questa gara, il percorso che sale su quella scalinata fino all’orologio del castello che sembra partire verso il cielo, la discesa lungo la scalinata che porta in piazza e le scale nel parco.
Ma la scalinata non si dimentica facilmente, sembra una rampa di lancio, forse è per questo motivo che l’hanno chiamata Stairway to night… proprio una scala verso la notte a toccar le stelle.
Comunque arrivo, parcheggio, cerco la verifica tessere che non è nel arco come lo scorso anno ma nella piazza di partenza, un caffe anzi due cosi mi sveglio dal torpore pomeridiano, due chiacchiere con Simone e me ne torno alla macchina e preparo la mia bicicletta chiacchierando con Fabio Pasquali ed i suoi.
Sono sinceramente stanca dopo la gara di martedì sera con relativo arrivo a casa a notte fonda, il mercoledì al lavoro, il giovedì a far pacchi gara fino a tardi per la Rampigolem, oggi al lavoro e le corse fin quaggiù ma il circuito lo voglio finire e vorrei tenermi il quinto posto nella classifica generale femminile.
Un giro in giro, l’incontro con Paola anche lei reduce dalla staffetta di martedì, i soliti amici e le persone che incontri dappertutto in gara, le chiacchiere per passare il tempo ed è ora di partire, donne nell’ultimo gruppo.
Pronti via, la salita subito verso il cielo spacca fiato e gambe e l’ultimo pezzo lo faccio a piedi ma non sono la sola però!
La lunga discesa verso la scalinata e la piazza ma già sopraggiungono i ragazzi partiti prima di noi, Fabio mi chiama a gran voce e li lascio passare, non avrebbe senso non farlo, hanno vantaggio di tempo e velocità.
Arrivo in piazza, giro attorno al monumento e ecco sopraggiungere una faccia conosciuta con la gomma posteriore a terra…. E mi chiede se gli do la ruota di Valchiria… è no, stavolta no!
Devo finire la gara, a costo di farla a piedi.

Arrivo al parco, il saliscendi dei sentierini e l’altra scalinata, la ghiaia che schizza ovunque al passaggio e le teste di cavolo che pacificamente in mezzo non hanno ancora capito che se gli si va addosso si fanno male……per me qualcuno è suonato tanto ma tanto proprio, particolarmente quelli che arrivano da paesi lontani che proprio non vogliono adeguarsi alle abitudini ed alle usanze locali.
Il bello è che guardano tranquilli i bambini sul percorso di gara e quando gli arrivi praticamente addosso e gli urli “Stradaaaaaaaaaaaaaaa” ridono anche, pare ti prendano per il culo….
Che faccian poi loro, io vado per la mia strada, evito ciò che posso ma di sicuro non vado a cadere io per la stupidità altrui.
Il primo giro va, il secondo è una mezza agonia, metà lo faccio a piedi ma arrivo al traguardo, a piedi o no io arrivo.
E cosi sarà infatti.
Nona su dieci ragazze, quinta nel circuito su sedici, io sono contenta cosi.
Aspetto le premiazioni facendomi una sommaria doccia con le bottiglie di acqua che tengo nel baule, mi cambio e torno al ristoro per il mio panino con la salamela e la birra offerta dall’organizzazione e mi siedo in compagnia della signora Pasquali con la quale chiacchiero un ora circa.
Il tempo passa, arrivano le premiazioni, salgo sul palco due volte con Fazione che mi fa le foto, applaudo alle altre ragazze e la serata volge al termine.
Torno al parcheggio con quella strana apprensione che mi prende sempre quando lascio Valchiria da sola, sono terrorizzata dall’idea che me la rubino, metto i sacchi premio nel baule..e sono praticamente la spesa di due settimane, parto e me ne torno verso casa.
Arriverò a notte fonda, sono tutti a dormire mentre scarico la macchina e metto le cose a posto; il tempo per una doccia ed una stanchezza assoluta si impadronisce di me, una notte di sonno pesante mi farà bene anche perché la sveglia è li che mi guarda e so che suonerà alle sei e mezza del mattino….
Ma sono contenta cosi, il mio mondo mi ha regalato ancora emozioni, un sorriso e la voglia di provarci ancora.

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