La nuova squadra

La nuova squadra

Atletica Franciacorta

Atletica Franciacorta


Il mio credo in queste parole

Il mio credo in queste parole


Il vero leone lo vedi solo fuori dal branco.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco ed i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza pers eguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire dai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualche cosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo maggiore del solo respirare. solamente l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendita felicità.

(P.Neruda)

RICORDATI DI OSARE, SEMPRE!!!!


mercoledì 15 agosto 2012

2h del Forest

Questa è nuova di zecca.
Si arricchisce sempre di più l’offerta di gare del Gliso e del Csi ad Iseo e sinceramente posso solo esserne contenta.
Anche se alcune, come la Iseo-Culmi non riesco a farla e mi presto come sbandieratore, le altre le faccio eccome a costo di farne metà a piedi e siccome ultimamente succede spesso, non me la prendo più di tanto e va bene cosi.
Visto che sta settimana sono stata in giro per qualche giorno, l’iscrizione ad Alberto l’ho mandata un poco in ritardo e pagherò domenica mattina alla verifica tessere tanto credo che di me si fidino ormai.
Ed eccomi qua, alle otto del mattino a ritirare il numero ed aspettare le altre ragazze della squadra….. si perché ridendo e scherzando sono riuscita a coinvolgere Luisa, Giusy e Miriam in queste gare ed a farle iscrivere al circuito per cui vediamo di arrivare tra le prime cinque squadre a fine stagione.
Ecco Luisa e Miriam, Giusy arriva appena dopo, siamo qua agguerrite e pronte alla battaglia o meglio, Luisa e Giusy si, io e Miriam un po’ meno.
Il percorso è “alla Gliso” per cui gnecco come un biscio incavolato, bello nonostante ciò……infatti da lassù si ha una vista incantevole sul paese e sulle torbiere ed il percorrere i filari di vite e l’uliveto è veramente piacevole.
Comunque alla fine mi faccio un giro qua e la per il paese per scaldare un poco le gambe, un caffè da Gabry in compagnia di Thony Viola e Cozzoli, compagni di squadra ed oggi di pedale visto che partecipano alla gara.
Verso le nove mi avvicino alla strada che sale verso il Forest, la salita che caratterizza la partenza. Non siamo in tantissimi e tra i pochi vi sono Fabio Pasquali, Botticini, Sarre… gente forte, che viaggia veloce….. sarà una bella battaglia oggi.
Alle 9.30 si parte, in salita ovviamente e qua iniziano le rogne per me.
Arrivati in cima si svolta verso l’agriturismo e si sale poco dopo verso la vigna, un pezzo in piano ed una rampa a salire, un altro pezzo in piano ed una rampa, una specie di zig zag tra i grappoli di uva… si torna su di una strada in discesa, quella della Gimondi per intenderci, arrivati in fondo della quale si svolta velocemente a sinistra facendo attenzione alla ghiaia…..
Si ma l’attenzione la prestano solo quelli che sanno come andare in bici perché sono molti quelli che mollano troppo ed arrivati in fondo volano letteralmente mentre chi la conosce modera la velocità arrivando in fondo alla discesa senza troppi danni.
Da li si entra in un uliveto attraversando un piccolo pezzo di asfalto.
Da li si risale e via verso il traguardo salendo nuovamente verso la parte bassa dell’agriturismo in mezzo a delle piante di fico.
Ed è sotto una di queste piante che mi fermo a riprendere fiato ed a mangiarne uno alla fine del primo giro, con la moglie di Sarre che ride e la Grazia che mi fa le foto.
Via per il secondo giro in compagnia di Miriam.
Avevo detto che avrei fatto due giri, d come stava andando pensavo di farne tre ma il destino non sempre ti è amico.
Dado ed Alberto mi avevano avvisato di stare attenta e cosi ho fatto infatti ma quando poi subentra la sicurezza di se tutto si complica; infatti alla fine del secondo giro, nel passaggio tra asfalto e l’uliveto, ho preso il saltello troppo alla leggera ed ho sentito Valchiria scodare e sono volata!
Una frazione di secondo per pensare “ non atterrare sulla spalla rotta a febbraio” ed ho portato avanti il braccio destro ma la botta è stata tremenda lo stesso.
Il fianco, la gamba, il braccio, ed una botta alla testa attraverso il casco…. Che male cavolo!
Ci ho messo un attimo a rialzarmi, stordita e senza fiato con l aiuto di uno che stava li accanto.
Da li ho proseguito per un pezzo a piedi, tropo dolorante per risalire in sella e l’ultimo pezzo pedalando con parecchia fatica.
Ho avvisato Grazia che mi sarei fermata e sono andata al ristoro, qualche bicchiere di the per lavare la polvere dalla gola, la canna dell’acqua per lavare la polvere dalle gambe e fare la conta dei danni sulla pelle e tre fette di anguria per calmare l’arsura.
Le botte sono tante ma sembra che non ci sia nulla di importante….. solo un dolore sorso al fianco destro che spero passi velocemente e non lasci strascichi.
Chiacchierando con Miriam aspettiamo la fine della gara e l’arrivo delle ragazze….. Luisa seconda, Giusy terza, Miriam quarta ed io, nonostante tutto in classifica come quinta e tutte a premio.
Wow!
Ed anche la classifica di squadra ne guadagna….. eravamo 15esime fino a sabato scorso, grazie alla nostra “ performance” di oggi e con l’aiuto di Thony e Massimo Cozzoli siamo 6 nella classifica speciale delle squadre del circuito 4C.
Magari non sarà un circuito nazionale titolato ma di sicuro è un piccolo circuito locale che ha preso parecchio piede e se c’è lo zampino del GLiso l’anno prossimo sarà ancora più ricco.
Le premiazioni arrivano ed alle 12.30 me ne torno in bike traballante verso la machina con in mano un sacco premio pesante che mi fa sbandare qua e la in discesa e spero di non cadere di nuovo…
A casa la doccia veloce mentre con una mano cerco la camicia della divisa, un morso ad una mela e via di corsa verso il lavoro passando prima da Gabriele per il solito “ rapporto gara” ed un caffè.
Sempre di corsa sono, ma il bello forse è proprio quello.
Il braccio è tutto sbucciato ed un enorme livido sta uscendo e di sicuro resterà per un bel po’ cosi come il livido alla gamba destra ma quello che mi preoccupa di più è il dolore sorso all’altezza dei reni….
Speriamo non sia nulla di grave e comunque come è venuto passerà pure io dico…
Adesso pensiamo al lavoro questa settimana che ha Ferragosto in mezzo, poi vediamo cos’altro inventare per pedalare un po’….

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