La nuova squadra

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Atletica Franciacorta

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Il mio credo in queste parole

Il mio credo in queste parole


Il vero leone lo vedi solo fuori dal branco.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco ed i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza pers eguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire dai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualche cosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo maggiore del solo respirare. solamente l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendita felicità.

(P.Neruda)

RICORDATI DI OSARE, SEMPRE!!!!


venerdì 16 giugno 2017

4 passi per Folzano

Adesso so dove si trova questa frazione di Brescia. Ci sono passata davanti decine di volte e mai immaginavo che dietro quella strada che mi pareva andasse solo in campagna ci fosse un paesino, anzi una frazione della città.. credo.
va beh insomma trovo sto volantino sul web, me lo leggo e decido, visto il tempo incerto, di on andare fino alle cave di Botticino ma di fermarmi a metà strada, per cui come sempre di corsa dall'ufficio a casa, un cambio stile Batman in bagno, mi infilo le scarpe da running e salto in macchina sotto lo sguardo stranito del mio gatto che si aspettava una valanga di coccole come ogni sera. Rimandiamo le fusa ed i grattini a quando torno.
La tangenziale come sempre a quest'ora è un po incasinata ma arrivo alle 19, parcheggio nel prato indicatomi da alcuni addetti e mi avvicino all'oratorio per l'iscrizione. Ce  parecchia gente, tanti bambini, un po di musica, e l'arco giallo svetta sulla strada; da li partirà la gara alle 19.45.
Il pacco gara è praticamente la cena con pane e salamina, bene cosi, la cena è a posto.Parte la gara dei piccoli.
Uno spettacolo vedere i più piccolini, di tre o quattro anni, correre mano nella mano alla mamma o al papa, vederli arrivare sgambettando felici sbagliando anche strada, sorridendo quando ricevono il piccolo premio a loro riservato.
Il futuro sta nelle loro gambette.
E poi partiamo noi adulti.
Strada asfaltata in mezzo al paese, qualche tratto di ciclabile, un pezzo di sterrato..... caldo, tanto caldo. Meno male che mi sono portata una bottiglietta d'acqua, la sete presto si fa sentire.
E poi l'incontro inatteso, Morris, ciclista fuoristrada che ho incontrato mille volte nelle gare in mtb e che ora zompetta con le stampelle visto che ha avuto un infortunio al piede. E' stato un piacere vederlo e scambiare due parole con lui. Si continua verso il traguardo.
Arrivo defilata come sempre e vado al ristoro, due fette d'anguria fresca ed una bottiglia d'acqua fresca e mi metto in fila per il panino. Me lo gusto seduta su di una panchina in mezzo a tanti altri, ascolto un po di musica e poi, verso le nove, me ne torno alla macchina e parto.
A casa mi aspetta una doccia tiepida ed il ronfare del mio gatto che pare sempre felicissimo di vedermi. Vado a letto con il solito sorriso scemo sul volto, qualche cosa ho fatto anche oggi, domani vedremo.
Buona notte


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