La nuova squadra

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Atletica Franciacorta

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Il mio credo in queste parole

Il mio credo in queste parole


Il vero leone lo vedi solo fuori dal branco.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco ed i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza pers eguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire dai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualche cosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo maggiore del solo respirare. solamente l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendita felicità.

(P.Neruda)

RICORDATI DI OSARE, SEMPRE!!!!


martedì 20 giugno 2017

Badia Sprint

E si riparte.
Ormai il calendario è talmente fitto che potrei camminare o correre tutte le sere.
Stasera me ne vado alla Badia di Brescia, luogo che ormai mi conosce e che io conosco bene. Al centro sportivo per l'iscrizione, le solite chiacchiere e parto con Angiolino per il percorso di gara, indicato da tante frecce bianche sull'asfalto.
Arrivati al santellone speravo di girare nel bosco ed all 'ombra invece si va lungo la strada e tra i capannoni che, con 38 gradi, non mi piace neppure un po. Ho la gola secca per la sete ed il caldo africano sale anche dall'asfalto per cui mi cuocio lentamente stile girarrosto. Poi, per me del tutto nuova, si gira verso un maneggio ed inizia un tratto che, grazie a dio , è all'ombra. Si fiancheggia un ruscello, e ci sono cavalli ovunque, Belli davvero. Mi avvicino al recinto ed un baio giovane si avvicina; gli strofino il muso ed Angelo, preoccupato forse che mi mordesse, che sgrana gli occhi e dice: attenta!
Ma ho sempre avuto uno strano feeling con i cavalli, li trovo animali stupendi e nobili dagli occhi dolci; sono convinta che capiscano benissimo chi vuol loro fare del male mentre invece apprezzano chi li vuole solo coccolare. Si prosegue ed ecco spuntare il ristoro, solo liquidi ma l'acqua sembra un rosolio con questo caldo. La salita lungo la ciclabile e poi la discesa lungo la stradina che ci riporta in paese. Via cosi fino ad iun oratorio dove fanno le salamine.....quasi quasi ci fermiamo per mangiarne una, o no????? no dai facciamo i seri e si va avanti fiancheggiando la clinica S. Anna di Gussago per poi tornare verso la Badia. Il ristoro a base di frutta, il the freddo, le chiacchiere e la decisione di andare a mangiare la pizza con Angelo ed altre due persone che non conosco ma che son simpatiche.
La pizzeria si trova in via Milano in città, di fronte al cimitero monumentale, manco sapevo ci fosse; meta indiana e meta italiana, una mescolanza di cucine e culture decisamente strana ma che  nel piatto mette bontà ed è veramente buona la pizza, davvero.
La serata finisce presto, dopo un limoncello e due chiacchiere. Il ritorno a casa nella notte, con il solito sorriso sulle labbra. Mi manca la bici, tanto, e niente la sostituisce. Ma sto trovando anche nella corsa quel qualche cosa che mi fa stare bene, forse meno adrenalina in circolo e muscoli che non bruciano per lo sforzo ma inizio a star bene dentro, il che è ciò di cui ho bisogno.
Alla prossima.

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