E si riparte.
Ormai il calendario è talmente fitto che potrei camminare o correre tutte le sere.
Stasera me ne vado alla Badia di Brescia, luogo che ormai mi conosce e che io conosco bene. Al centro sportivo per l'iscrizione, le solite chiacchiere e parto con Angiolino per il percorso di gara, indicato da tante frecce bianche sull'asfalto.
Arrivati al santellone speravo di girare nel bosco ed all 'ombra invece si va lungo la strada e tra i capannoni che, con 38 gradi, non mi piace neppure un po. Ho la gola secca per la sete ed il caldo africano sale anche dall'asfalto per cui mi cuocio lentamente stile girarrosto. Poi, per me del tutto nuova, si gira verso un maneggio ed inizia un tratto che, grazie a dio , è all'ombra. Si fiancheggia un ruscello, e ci sono cavalli ovunque, Belli davvero. Mi avvicino al recinto ed un baio giovane si avvicina; gli strofino il muso ed Angelo, preoccupato forse che mi mordesse, che sgrana gli occhi e dice: attenta!
Ma ho sempre avuto uno strano feeling con i cavalli, li trovo animali stupendi e nobili dagli occhi dolci; sono convinta che capiscano benissimo chi vuol loro fare del male mentre invece apprezzano chi li vuole solo coccolare. Si prosegue ed ecco spuntare il ristoro, solo liquidi ma l'acqua sembra un rosolio con questo caldo. La salita lungo la ciclabile e poi la discesa lungo la stradina che ci riporta in paese. Via cosi fino ad iun oratorio dove fanno le salamine.....quasi quasi ci fermiamo per mangiarne una, o no????? no dai facciamo i seri e si va avanti fiancheggiando la clinica S. Anna di Gussago per poi tornare verso la Badia. Il ristoro a base di frutta, il the freddo, le chiacchiere e la decisione di andare a mangiare la pizza con Angelo ed altre due persone che non conosco ma che son simpatiche.
La pizzeria si trova in via Milano in città, di fronte al cimitero monumentale, manco sapevo ci fosse; meta indiana e meta italiana, una mescolanza di cucine e culture decisamente strana ma che nel piatto mette bontà ed è veramente buona la pizza, davvero.
La serata finisce presto, dopo un limoncello e due chiacchiere. Il ritorno a casa nella notte, con il solito sorriso sulle labbra. Mi manca la bici, tanto, e niente la sostituisce. Ma sto trovando anche nella corsa quel qualche cosa che mi fa stare bene, forse meno adrenalina in circolo e muscoli che non bruciano per lo sforzo ma inizio a star bene dentro, il che è ciò di cui ho bisogno.
Alla prossima.
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