La nuova squadra

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Atletica Franciacorta

Atletica Franciacorta


Il mio credo in queste parole

Il mio credo in queste parole


Il vero leone lo vedi solo fuori dal branco.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco ed i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza pers eguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire dai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualche cosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo maggiore del solo respirare. solamente l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendita felicità.

(P.Neruda)

RICORDATI DI OSARE, SEMPRE!!!!


mercoledì 4 luglio 2012

Carpenbike in the night 2012

Eccola di nuovo.

Negli ultimi due anni l ho sempre fatta perché parte del circuito Night on bike ma quest’anno Matteo, l’organizzatore, è diventato papà per cui a qualche cosa dovrà ben rinunciare… e tra queste cose c’è appunto quel bellissimo circuito in notturna che mi piaceva tantissimo ma cosi è per cui la faccio ugualmente anche senza circuito di appartenenza.. o meglio, fa parte dell’Oglio Chiese limited Edition.
Fuga dal lavoro come al solito con i pantaloncini da ciclista sotto la divisa da marinaio, Valchiria in macchina con addosso la polvere di ieri sera a Zelo, un tre quarti d’ora circa per arrivare e di corsa all’iscrizione visto che ho beccato incidenti di qua e di la per arrivare fino a qua.
Le ragazze sono già col numero attaccato, due parole e via a preparare la bici, tra 15 minuti si parte e sono ancora in versione “civile”.
Ci sono anche i ragazzi dello Sculazzo team con le loro single speed , quasi 200 iscritti il che non è poco per una gara di venerdì sera; ascolto i commenti di quelli che l’hanno provata, più dura dello scorso anno, non si sale più lungo la strada asfaltata in salita ma da un sentiero alternativo bello in pendenza….
Va beh vedremo strada facendo.
Praticamente non ho neppure il tempo di scaldare le gambe che gia ci chiamano in griglia e bam via che si parte lungo la strada nel paese vecchio, la lunga strada asfaltata da seguire ed eccolo il sentiero in salita… che faccio a piedi.
Già faccio una bella fatica se ho i muscoli caldi, a freddo non ci penso proprio per cui tranquillamente a piedi porto su la mia bike e scollino passando sotto il getto d’acqua che un signore ha messo gentilmente a disposizione visto il caldo africano che ci tormenta.
Il resto del percorso è più o meno come lo scorso anno, un continuo Sali scendi da spacca gambe e la discesa fino al traguardo e la piazza con la folla di persone a fare il tifo e via per il secondo giro…. Più piano ancora in verità ma è intenzionale stavolta, non sarei in grado di farne tre per cui rallento e mi faccio doppiare dal primo che va come una schioppettata.
Alla fine ci si ritrova nella piazzetta che ha fatto da luogo di ritrovo, vi è un grandissimo ristoro, tantissima gente che parla e chiacchiera e le ragazze che mi chiamano, ci si scambia impressioni e battute e Barbara mi omaggia di un dolce tipico di crema come ringraziamento del fatto che, a Piubega, l’abbia “nastrata” con il kinesio tape per un brutto ematoma che si è completamente riassorbito nello svolgimento della gara stessa!!!!!
Hehehe lo so che funzionano i miei nastri colorati, li ho usati tanto di quel tempo quando avevo la spalla data per spacciata dall’ortopedico e da operare assolutamente… sono passati 6 anni ma non mi sono mai fatta operare, ho avuto la costanza ferrea di mettere e togliere i nastri una volta a settimana per sette mesi di seguito e poi solo all’occorrenza.
E dire che mi avevano detto che :
non avrei più potuto andare in bike
non avrei mai più potuto nuotare se non per poche vasche e non certo la traversata del lago
avrei dovuto stare col braccio al collo sei mesi e poi chissà……
ed invece la vecchia Kathy ha ancora la sua spalla, ci sono anche piombata addosso tre volte schiantandomi con la bike ma pedalo ancora e niente cicatrici di interventi che poi non sempre assicurano una completa ripresa.
Ne ho già troppe di cicatrici addosso, bastano ed avanzano anche se non sono sempre quelle visibili che fanno male.
Poi ho nastrato Angela alle ginocchia ed alla fine Elena per farle fare uno “scarico” passivo ai muscoli delle cosce ed arrivare cosi senza acido lattico nelle gambe all’allenamento successivo.
E devo dire che questa mia nuova “versione”, quella del operatore di tape neuro muscolare mi piace, quanto meno non ho buttato tutto il tempo studiano per un anno di seguito tutte le sere su libri di fisiologia umana, anatomia del muscolo e delle articolazioni.
La soddisfazione di sentire amici a cui lo applico che dicono” Kathy non mi fa più male…”!!!! oppure ancora una frase buttata li del tipo “ i tuoi cerotti colorati sono fantastici!!!
Ed anche mia suocera a 73 anni che dice alla vicina 84enne: “go po a me i ceroc come Balotelli”!!!! mi ha fatto scompisciare dalle risate.
Per qualcuno è solo una moda da seguire ma per chi, come me, si è curata anni fa, quando era una tecnica praticamente sconosciuta, è una soddisfazione vedere la faccia della gente che deve ammettere suo malgrado il fatto che fanno tanto e bene!
Comunque, tra una chiacchiera e l’altra è ora di tornare a casa.. si perché io tra qualche ora riparto…..
Me ne sono inventata un'altra ma ve la racconto la prossima volta!

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