Non sapevo che si chiamassero cosi perché le due terre, alte e basse, si incontrano e fanno sto ambaradan qua che affiora e crea tutti quei rigagnoli e torrentelli nei campi….
Al di la di questo, lo scorso anno me l’ero persa per i soliti motivi di lavoro per cui questo anno sono a casa e ci vado.
Venerdì mattina ero uno stracchino molliccio con la pressione sotto i piedi, sabato stavo meglio ed oggi alle sette sono per strada via Rovato verso Trenzano, praticamente dietro l’angolo di casa, 15 minuti in macchina e parcheggio, tutto già pronto con transenne e striscioni e Gliso e Grazia seduti al tavolo delle iscrizioni.
Invece della tessera federale consegno la carta regionale dei servizi, vediamo se questo nuovo metodo funziona… certo che è da queste cose che capisci che il grande Fratello esiste eccome, praticamente dentro il chip della tessera c’è scritto tutto, taglia delle mutande, quando sei andato a fare pipi l’ultima volta ed occhio che ci sta pure l’indirizzo della morosa nascosta!
Bella storia.
Le chiacchiere, il caffé, le due pedalate per far arrivare le nove e mezza ed eccoci in griglia, Luisa che gia ringhia, Miriam ed io un poco più tranquille e con l’intenzione di finire la gara con tranquillità.
Grazia parla al megafono ma quaggiù non si sente nulla ma credo siano le solite informazioni di rito per cui non ascoltiamo più di tanto. Pronti via!
Giro di 13 chilometri da fare tre volte e l’intenzione è quella di farlo due chiacchierando, pedalando tranquille divertendoci.
Certo che con questo caldo non mi aspettavo di certo di infangarmi cosi tanto ma le famose risorgive appunto fanno affiorare acqua dappertutto e le pozzanghere sono veramente tante e piuttosto grosse per cui, anche se cerco di evitarle, mi sporco ben bene e Valchiria con me.
Alla fine del primo giro il passaggio sulla ciclabile avviene tra tre transenne messe a zigzag per far si che il gruppo rallenti e poi via di nuovo verso i campi e le strade bianche.
Ci sono dei bei passaggi vicino a delle vecchie cascine, su delle lunghe strade bianche e in strade sterrate tra le piante che sono un toccasana con questo caldo torrido; i chilometri si accumulano e Mirian inizia a rallentare.. hehehe non è uguale la bici da strada alla mountainbike vero?
Molta più fatica nelle gambe e sulla schiena….. ad un certo punto il motociclista che ci segue dice: certo che però per essere nelle retrovie andate lo stesso a 30 all’ora!!!!Ma va?????
Io decido di accelerare il ritmo e via dietro ad alcuni ragazzi che mi superano… e gli ultimi chilometri saranno veramente a 30 all’ora fino al traguardo dove Grazia mi urla: fermatiiiiiiiiii!!
Si perché le parole che non avevamo ascoltato prima di partire, quelle dette al megafono erano appunto che le donne avrebbero fatto solo due giri!!!!
Wow è già finita….
Luisa praticamente ha volato, io seconda e Miriam terza con calma.
Riporre la bike sporca, solito lavaggio con salviettine e bottiglie di acqua minerale perché non ho portato l’occorrente per la doccia, un cambio di maglia giusto per essere presentabile e via al ristoro a mangiare fette di anguria e melone belle fresche.
Stiamo aspettando la premiazione perché non credo che capiterà spesso di avere tre di noi sul podio, tre diavolesse tutte assieme….
Che bello però lo spirito di squadra……
Anche se un pò scalcagnati siamo un bel gruppo, ci divertiamo e se viene qualche podio bene altrimenti va bene lo stesso!
Adesso a casa a pranzo con la mia cucciola che parte stasera per l’Irlanda, beata lei e beata gioventù…..
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