La nuova squadra

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Atletica Franciacorta

Atletica Franciacorta


Il mio credo in queste parole

Il mio credo in queste parole


Il vero leone lo vedi solo fuori dal branco.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco ed i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza pers eguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire dai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualche cosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo maggiore del solo respirare. solamente l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendita felicità.

(P.Neruda)

RICORDATI DI OSARE, SEMPRE!!!!


mercoledì 18 luglio 2012

Notturna in Pastina

 Credo sia diventata una classica notturna del gruppo ruote grasse, la facciamo tutte le estati ormai da qualche tempo. A volte siamo in 10, altre in 15... tutto dipende dai turni di lavoro o dalle varie "situazioni famigliari" ma è bello ritrovarsi quassu, mangiare qualche cosa assieme e scendere nella notte con i fari sulla testa e seguire il lago fino a casa.
Settima ascorsa i ragazzi sono andati fino al Rifugio Almici in Monte Guglielmo ma quel giorno ero al lavoro e finendo alle 18 era impensabile che potessi arrivare su ad un orario decente ma stavolta sono di riposo e prendo al volo l'invito di Ghigo e Sbardo per cui alle 15 ero gia pronta, un giro in paese con sosta da gabry per un caffè ed  una pedalata tranquilla fino da Carlo a Pilzone per provare le scarpette nuove perchè le mie vecchie le ho praticamente distrutte nel tempo, ( ne ho prese un paio della NW bianche e nere stupende)!!!!!

 Ho fatto uno stop a Sulzano a trovare Cristina la mia collega perennemente triste e cerco ogni volta di tirarle su il morale con le mie batture e la mia esuberanza (qualche volta ci riesco pure) e poi via lungo il lago fino a Sale Marasino e la salita verso  Portole.
La salita è lunga ma la prendo con calma, un tornante dietro l'altro, fermandomi a fare qualche foto ogni tanto ed a guardare il panorama.
I ragazzi partono dalla piazza alle 18 e faranno strade alternative, in cresta, bellissime ma troppo dure per me o meglio, dovrei farle da sola partendo prima come faccio già del resto ma preferisco cosi, non rallento nessuno e salgo in solitaria.
sarà che orami sono anni che la faccio questa lunga arrampicata, sarà che tutti sti giri in giro con Dado mi hanno messo un bel pò di chilometri nelle gambe fatto stà che mi sembra di andare su bene, senza troppo affanno e bel presto sono seduta a Portole al bar per una coca cola ed un pausa "tecnica" ovvero la pipì!
Da li in poi diventa più dura, la strada diventa stretta e tortuosa, cementata, per cui prendo fiato, gambe in spalla e via.
Ne farò un be pezzo in sella ma poco prima della prima deviazione un jeeppone scende dalla strada e devo fermarmi... e non riparto più in sella cavolo! Troppo ripida per cui continuo a spinta fino alla seconda deviazione ed è un susseguirsi di macchine che scendono a valle, ma cosè, tutte le signore della montagna hanno deciso di scendere a prendere il pane alle sei e mezza della sera?????
Poco dopo ecco il cartello che indica la fonte e la seconda deviazione, riesco a ripartire in bici e via di pedale, lentamente ma costantemente salgo ed arrivo sulla strada della Proai Golem e la seguo fino alla sorgente dove mi fermo a fare il peino alle borracce.
Devo aver spaventato una signora anziana che stava riempendo delle bottiglie, forse perchè non mi ha sentita arrivare o forse semplicemente perchè non si aspettava di verder sbucare una persona in solitaria su quellì'impervia strada di montagna, comunque la saluto e continuo per la mia destinazione.
V sono delle cascine  e delle baite bellissime quassù e si deve stare proprio bene di notte dormendo al fresco... se penso al caldo di casa mia ed alle tante notti pasate in bianco perchè il troppo calore non mi lasciava dormire e se non è il caldo sono le zanzare a rompere le scatole.
Ultimi strappetti ed eccola là la Trattoria Pastina, fine della strada ed arrivo del mio viaggio.
Mi siedo, tolgo casco a guanti, mi portano una bottiglia di acqua e mi metto a leggere guardando a valle tra una pagina e l'altra.
Il tempo scorre piano, arrivano macchine piene di avventori qua per cena e sono curiose le espressioni di quanti vedono la bici e commentano il fatto di arrivare fin quassù pedalando.
Un gruppetto di stranieri, tedeschi ed olandesi fanno batture in inglese sulla "signora in bike"... m,a con me trovano quello del formaggio come si dice qua ad Iseo e rispondo loro prima in tedesco, poi in olandese ed alla fine li mando a quel paese in inglese....e stavolta sono io che rido alla loro espressione.......e si perchè se pensano che gli italiano siano tutti rintronati e non parlino le lingue hanno sbagliato persona, per cui occhio!!!!!!
Arrivano i ragazzi che hanno seguito le creste del monte, saluti e caos fanno parte del gioco.... poco dopo arrivano gli ultimi tre, Carlo, Cristian e Gerva che avevano lavorato fino a tardi e ci si siede a tavola ed inizia la bagarre.. antipasti tipici e le famore tagliatele con i funghi che sono una leccornia e per cui saliamo fin quassù!!!
Birra, coca ed acqua, battute e prese in giro e la notte scende e dopo il dolce si comincia a preparare la discesa con i fari da regolare, la giacca da mettere e gli ammortizzatori ed i freni da controllare....
Sono la piu lenta per cui resto appositamente indietro per non intralciare ma i ragazi sanno che scendo comunque senza problemi solo un poco pù lentamente di loro.
E coffetti e Ghigo che faranno da scorta e scopa, gentilissimi a scortarmi fino alla strada che segue il lago ed a parte alcuni strappi in volata voluti per mettere tutti alla prova, arriviamo  a destinazione, "perdendo" alcuni partecipanti lungo la strada, Cecco che si ferma a casa sua a Pilzone, Coffetti che ci saluta in via Roma e Sergio che se ne va verso il parcheggio in Viale Repubblica.
Restiamo in 5 e decidiamo di fnire la serata con una birra al Ripasso, due chiacchiere per concludere il bel giro e poi piano piano tutti verso la propria destinazione.
dario verso Via Roma, Ghico che ci segue fino a  Sassabanek e restiamo in tre a seguire la strada verso  Cremignane dove sarò io  a salutare stavolta mentre Luigi e Cristian continuano verso Corte Franca.
Valchiria torna al suo posto a riposare, io mi concedo una lunga doccia calda e prima di stendermi nel letto faccio quello che stò facendo ogni sera da qualche settimana, un giro in camera di Elsa perchè quela bestiolina dagli occhi azzurri mi manca.
Guardo il suo letto vuoto ed una carezza al cuscino la faccio comunque sperando che la senta lassù in Irlanda.
Tanto Ironkate quando sono in sella ma mamma appresiva e triste senza la sua cucciola quando sono a casa....

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